Nonostante già lo abbia di per sé, dovrebbe avere un significato ancora più profondo prestare il giuramento di Ippocrate, a cui sono chiamati tutti i neo-medici, ai tempi della pandemia da Covid. Ecco perché è stato un pomeriggio di grandi emozioni quello che si è svolto sabato 18 settembre alla Cava di Roselle, dove Paola Pasqualini, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Grosseto, ha dato il benvenuto a decine di neo “dottori”: tutti coloro che hanno raggiunto il traguardo negli ultimi due anni. Il tradizionale giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine, del resto, lo scorso anno non si svolse, causa virus, e quest’anno ha chiamato a raccolta un numero cospicuo di professionisti: 79 nuovi medici e nove odontoiatri. «Sono numeri che portano i nostri iscritti a superare quota 1.500, ovvero 1.511 – nota la presidente Pasqualini – È un buon risultato per la provincia di Grosseto, di cui siamo orgogliosi».

Alla luce dell’elevato numero di nuovi iscritti e causa restrizioni anti-contagio, il tradizionale appuntamento ha dovuto essere esclusivo per i protagonisti: in una situazione “di normalità” sarebbe stato invece aperto a tutti. Innanzitutto sono stati ricordati i colleghi scomparsi in questo biennio così inedito sia per la professione che per ciascuno di noi ed è stato presentato il nuovo consiglio dell’Ordine.

Il filo rosso che si è snodato nel corso del pomeriggio ha condotto, a mo’ di bussola, ai “medici negli scenari di guerra”: perché anche il Covid è stato “un fronte” su cui all’inizio si è combattuto senza armi, persino senza mascherine proteggi bocca e naso, anche per chi era in prima linea. I neo iscritti hanno ascoltato le parole che compongono il giuramento di Ippocrate e hanno ricevuto quella “carta” che dovrà essere un faro sempre acceso a indicare la strada, nella loro professione che è anche una missione; e hanno ricevuto anche una sciarpa, un cadeau da indossare che ovunque andranno ad esercitare – a Roma come a New York – li renderà riconoscibili come appartenenti all’Ordine di Grosseto.

E, sorpresa, i medici e gli odontoiatri grossetani sono anche (un po’) artisti: l’evento annuale prevede infatti un sipario dedicato a una delle arti, e quest’anno la Musa era la letteratura. Il giuramento dei neo-iscritti è stato dunque anche l’occasione per la tappa finale di un concorso di scrittura – racconti brevi – il cui tema da sviluppare era La Cura, intesa in tutte le sfaccettature.

La giuria – composta dalla presidente Pasqualini, da Dianora Tinti, David la Mantia e Francesca Scopelliti – ha premiato: Fulvia Perillo con “Lo Smeraldo” al terzo posto; Umberto Carini con “Longobardo” al secondo posto, e vincitrice assoluta Bianca Salce con “La Cura”. Il prossimo anno il sipario d’arte sarà dedicato alla fotografia, in ricordo del cardiologo Marco Breschi.