La presidente dell’Ordine dei medici, Paola Pasqualini, ha ritirato il riconoscimento a Bologna. «Una grande soddisfazione per tutto il gruppo di lavoro»


Menzione speciale per “l’innovatività tramite azioni di welfare aziendale per colmare il gender gap in sinergia tra gli ordini professionali e l’Asl, per la multiprofessionalità e la riproducibilità”. Il progetto portato avanti dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto con i colleghi dell’Ordine delle professioni infermieristiche e l’Ordine dei farmacisti e la collaborazione della Asl Toscana sud est, per la realizzazione di un asilo nido aziendale all’ospedale Misericordia, per i figli di chi lavora all’interno della struttura sanitaria, ha ottenuto una menzione speciale durante la rassegna nazionale “Premio protagoniste in sanità 2023”. Il riconoscimento, istituito dalla community “Donne protagoniste in sanità” nasce per valorizzare tutte quelle esperienze tese a superare il gender gap, culturale e non solo, che caratterizza da sempre la nostra società. Il gruppo è nato per spronare le organizzazioni pubbliche e private, affinché le donne possano esprimere pienamente il loro potenziale in ogni ambito in cui agiscono. Un’officina di analisi, di dialogo e di proposte per contribuire a modellare in modo concreto e originale il futuro della sanità italiana e del Paese.  Al premio possono partecipare sia le organizzazioni pubbliche che quelle private che operano nel mondo della sanità. La presidente dell’Ordine dei medici di Grosseto, Paola Pasqualini, è stata a Bologna per ritirare il riconoscimento.

«Questo premio arriva grazie a un grande lavoro di squadra – dichiara Pasqualini –: gli Ordini degli infermieri e dei farmacisti che hanno da subito sposato la causa e portato avanti con noi il progetto con la creazione del comitato per la raccolta fondi, la Asl Toscana sud est che ha condiviso l’iniziativa e il sindacato con il Gruppo Donne Anaao Toscana. Solo insieme possiamo raggiungere questo importante obiettivo: alle famiglie occorrono strumenti per svolgere al meglio il proprio compito. Le donne devono avere la possibilità di svolgere il proprio lavoro in serenità, potendo quindi investire sulla propria carriera professionale. Questo riconoscimento ci dà sicuramente ulteriore slancio per portare avanti il nostro progetto».

«Un riconoscimento che ci rende orgogliosi come azienda – dichiara Simona Dei, direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est – abbiamo supportato fin dalla nascita questo ambizioso progetto e ci auguriamo che possa fare da apripista per altre realtà lavorative in un periodo storico in cui servizi come gli asili aziendali sono un valore aggiunto e un supporto fondamentale ai genitori che lavorano e alla comunità in generale. Il progetto è perfettamente in linea con le politiche di welfare organizzativo su cui l’azienda sta rilanciando in modo forte per venire incontro a tutti i suoi professionisti. Ringrazio la dottoressa Pasqualini, gli ordini professionali di Grosseto che hanno aderito all'iniziativa, le istituzioni e tutte le associazioni che sono la colonna portante del progetto».