Il 20 febbraio è la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontario.

La giornata è stata istituita con la Legge 155 del 13 novembre 2020 per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus. 

 L'intervento della dottoressa Paola Pasqualini, presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Grosseto. 

«Quel 20 febbraio 2020, giorno in cui nel nostro Paese venne scoperto il “paziente uno” dell'epidemia di Covid, può sembrare ormai lontano perché tutti noi da allora abbiamo potuto riprendere le nostre vite all'insegna della normalità, nel ricordo delle vittime della pandemia. Ma è un giorno che non dev'essere mai dimenticato anche perché è il simbolo dell'impegno, della professionalità e dei grandi sacrifici affrontati dai professionisti del sistema sanitario al servizio della salute di tutti i cittadini. Lunghi mesi nei quali la sanità pubblica è stata ancor di più il punto di riferimento nella gestione dell'emergenza e ha riproposto la necessità di poter contare su risorse adeguate all'impegno, strutture efficienti, forte sostegno».

«Ad oggi si registrano in Italia 383 medici morti per Covid (dati Fnomceo) mentre sono 1.500 ogni anno (dati Fnomceo-Inail) le aggressioni verbali e fisiche al personale sanitario nel suo complesso, alcune delle quali mortali. Inaccettabile. Quattro anni dopo dobbiamo constatare che poco o nulla è cambiato: negli ospedali e nelle strutture sanitarie troppe volte il personale è costretto a lavorare in condizioni inadeguate oppure è vittima di inaccettabili aggressioni, ormai all'ordine del giorno della cronaca, costretto a mettere a rischio la propria salute per salvaguardare quella altrui».

«I professionisti della sanità rappresentano un patrimonio prezioso, il cui operato rischia però di essere vanificato dal taglio delle risorse da parte di chi amministra i territori e governa il Paese. Oggi è la giornata in cui ogni cittadino è chiamato a dedicare un pensiero consapevole all'impegno e allo spirito di servizio di chi opera nella sanità pubblica, e per tutti noi professionisti è l'occasione per ribadire una volta in più che possiamo continuare a vincere le nostre sfide quotidiane solo se la tutela della salute verrà davvero considerata un investimento a vantaggio delle comunità e non una spesa».