Mercoledì 15 marzo è stata presentata a Grosseto la Fondazione Fiocchetto Lilla, nata dallì'unione delle associazioni "Così come sei", fondata da Francesca Lazzari,"Mi nutro di vita" presieduta da Stefano Tavilla,"Perle onlus" fondata da Mariella Falsini. Tra i soci fondatori ci sono poi Simona Corridori, ideatrice delCodice Lilla nei pronti soccorso (pediatrici e adulti), e Maria Carla Martinuzzi, pediatra. 

Ecco l'intervento della presidente dell'Omceo di Grosseto, Paola Pasqualini. 

«Oggi si tiene a battesimo una rete di supporto nata dall’unione di più associazioni che hanno deciso di mettere insieme le proprie esperienze, spesso sul campo, per amplificare il loro raggio d’azione, per sostenere chi soffre di disturbi alimentari e chi vive accanto a chi ne soffre.

Lavorare in sinergia, unendo le forze, è un valore aggiunto: insieme si può sicuramente fare di più sia nell’aiutare concretamente che nel sensibilizzare la popolazione ad una malattia che purtroppo, specialmente dopo il Covid, si è diffusa in modo esponenziale. I dati parlano chiaro: si stima un aumento di casi del 40%, con sempre più adolescenti coinvolti. E a soffrirne sono soprattutto le ragazze, con esordio precoce tra i 12 e i 17 anni se non prima.
E si tratta di malattie psichiatriche complesse, difficili da gestire perché subdole e spesso silenti. Questi disturbi possono diventare una condizione permanente e compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati e, nei casi gravi, portare alla morte.

E il primo passo è parlarne, per far capire alle famiglie e alla popolazione come riconoscere questo disturbo sin dalle prime manifestazioni, come supportare chi ne soffre, qual è il percorso da seguire per curare una patologia del genere.

Più di 15 anni fa, quando ero presidente dell’associazione “Donne medico” organizzai un convegno proprio su questo tema: all’epoca ricordo che parlarne era quasi un tabù quindi essere qui oggi per me è ancora più significativo, sono stati fatti grandi passi in avanti grazie proprio ad associazioni come le vostre.

Infine abbiamo tutti un dovere: insegnare alle nuove generazioni che la bellezza sta nella propria unicità, che non esistono canoni da inseguire, che un’alimentazione sana è utile non per raggiungere uno stereotipo di magrezza, spesso irreale e costruito ad hoc, ma per il proprio benessere. Il cibo è il primo alleato che abbiamo per vivere una vita sana, dobbiamo far capire questo ai ragazzi, a volersi bene e a prendersi cura di loro anche attraverso un’alimentazione sana e corretta». 

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Codice Lilla