Il nuovo concorso per gli iscritti all'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto.
Quest'anno la creatività dei medici dovrà esprimersi nell'arte della composizione in versi. L'edizione 2025 del concorso “Ippocrate nell'arte” organizzato per i propri iscritti dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto, infatti, è dedicata alla poesia: con #lapoesiasalvalavita i medici sono chiamati a comporre e inviare una composizione inedita (ne è ammessa solo una per partecipante) che non superi i trenta versi.
I testi – con la piena titolarità e originalità garantita dagli autori, a pena di esclusione – dovranno essere inviati entro il 15 settembre 2025 via pec a
Tutte le opere saranno valutate da una giuria presieduta da Paola Pasqualini, presidente dell'Ordine, e composta dai docenti David La Mantia, Elena Deserventi e Elisa Casaburi, Giuseppina Scotti, dalla giornalista Elisabetta Giorgi e da Enrico Bistazzoni, redattore editoriale.
La fase finale del concorso, con la cerimonia di premiazione, avrà luogo nel corso della tradizionale “Festa del medico”che si terrà – come da tradizione – a fine anno. Agli autori o alle autrici delle prime tre poesie selezionate dalla giuria saranno assegnati come premi tre targhe di riconoscimento; inoltre è previsto che sia attribuito un Premio della giuria.
«Dopo la pittura, la scrittura, la fotografia e la cucina, temi dei precedenti concorsi “Ippocrate nell'arte” – dichiara la presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Grosseto, Paola Pasqualini – quest'anno abbiamo pensato di far cimentare i nostri iscritti nella poesia. E siamo sicuri che anche in questa occasione i nostri colleghi parteciperanno numerosi all'iniziativa, così com'è stato per il concorso gastronomico l'anno passato e per quelli precedenti. È un'occasione da non perdere per mostrare le proprie capacità e il proprio talento non solo nella professione medica ma anche nell'arte. Inoltre confidiamo di poter raccogliere tutte le opere in un libro, proprio come abbiamo fatto per il concorso letterario».